26 settembre 2020

Ore 16.00 – 21.00

Abbazia di Vezzolano, Albugnano (AT)

🚌SCAMPAGNATA TEATRALE 

 

in collaborazione con Polo Museale del Piemonte, Ass. Turismo InCollina, Ass. La Cabalesta(CN)

26 marzo 2021

Ore 21.00

Chiesa di San Paolo, Caraglio (CN)

 

Santibriganti Teatro in collaborazione con Concentrica

Stabat mater

Faber Teater

con Lucia Giordano, Marco Andorno, Francesco Micca, Paola Bordignon, Sebastiano Amadio, Lodovico Bordignon
musiche originali e drammaturgia musicale Antonella Talamonti
produzione Faber Teater

Stabat Mater è il canto che parla del dolore, dell’esperienza del dolore, dell’ingiustizia, dello scandalo, della necessità di convivere con la  tragedia, di sopportarla insieme, di condividerla per superarla.
É stato concepito e scritto da Antonella Talamonti per i sei attori  cantanti del Faber Teater usando lingue e dialetti diversi e  spirandosi, nella scrittura, sia alle pratiche compositive  contemporanee che al repertorio paraliturgico di tradizione orale, tanto frequentato nel suo cammino di musicista e ricercatrice.
La prima edizione dello Stabat, del 2007, è nata per il Duomo di Chivasso come evento conclusivo de Le diciotto ore della Passione (un progetto di Luciano Nattino, Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone).
Dal 2016 Stabat Mater è diventato un progetto itinerante che mette in suono spazi sacri con caratteristiche storico-architettoniche, e quindi acustiche ed emotive, molto diverse tra loro. Durante l’esecuzione i cantanti / attori portano il canto in movimento e si posizionano negli spazi più significativi di cui le Chiese dispongono.
Gli spettatori restano seduti nei banchi, là dove lo spazio sacro prevede, ma vengono condotti dal canto a scoprire nuove relazioni relazione con lo spazio e la sua acustica. Il suono si muove intorno a loro: dall’abside al pulpito, dalle cappelle laterali al balcone dell’organo, dai matronei alla navata centrale, le posizioni cambiano in relazione alla risposta acustica dello spazio. Le chiese rivelano così le loro risonanze segrete, le loro molte voci.
L’esperienza che ne risulta per lo spettatore è una visita guidata dall’udito che permette di riscoprire attraverso il suono un luogo forte per la comunità dal punto di vista acustico, architetturale e simbolico.