1/2 dicembre

Ore 21

Teatro Comunale E. Fassino, Avigliana (TO)

Compagnia

AstorriTintinelli

Con

con Paola Tintinelli e Alberto Astorri

Co-produzione con

Officina Teatro Caserta e Armunia Castiglioncello con il sostegno di ERT

Sito

Social

Il sogno dell’arrostito è (vuole essere) “una sintesi di questo Paese”. Sul palco in una situazione surreale un uomo e una donna, due compagni, due militanti politici, si trovano a dar vita ad un comizio. Tentano disperatamente di animare una festa dell’umanità nel vuoto d’amore di questo tempo. L’uno rappresenta la forza delle parole, l’altra la forza del lavoro. Entrambi credono nell’utopia e nel riscatto per un mondo diverso da quello in cui vivono. Come afferma Focault il potere mette in atto una mutazione antropologica, l’uomo è convinto di restare lo stesso e di credere ancora nelle sue idee; ma in realtà non si accorge di essere passato dall’altra parte e gli orizzonti si chiudono sempre di più. L’uomo, facendo così, finisce nel buio. L’ arrostito nel nostro immaginario è una persona che cuoce lentamente su una graticola e  man mano che sta in società, i roghi del potere lo carbonizzano. Il sogno del cambiamento si trasforma – come insegna la storia – in repressione e restaurazione. I due personaggi volteggiano, si tradiscono.Il cortocircuito che ridarà nuova luce è onirico: sogno e follia viaggiano sullo stesso binario. Esiste ancora una sponda ideale a cui tendere? Chi ha barattato le nostre ali?

 

La compagnia Astorritintinelli è stata fondata nel 2002 da Alberto Astorri e Paola Tintinelli. Il loro incontro avviene al Festival di Santarcangelo di Romagna durante le prove per l’allestimento di “Dammi almeno un raggio di sole” spettacolo per la regia di Davide Iodice dedicato a Federico Fellini.Alberto viene da una formazione teatrale accademica e da una laurea in Filosofia. Paola invece si diploma all’accademia di belle arti di Brera, poi è attrice e scenografa autodidatta, con la passione del circo. Decidono di dare inizio ad un percorso sulla scrittura di scena e sulla figura dell’attore-autore anche sostenuti dalle collaborazioni che in quegli anni Alberto fa con Leo De Berardinis ed entrambi fanno con Guido Ceronetti. Il duo vive e lavora a Milano e dal 2002 si autoproduce “fuori dai circuiti ufficiali e dagli schemi drammaturgici tradizionali” (F. Quadri, La Repubblica 27.10.2007) in una serie di spettacoli sostenuti anche da una critica militante la quale arriva a definirli come “la coppia cult dell’underground milanese” (Livia Grossi, Corriere della Sera 22.05.2007i) o paragonarli alla coppia “Leo e Perla” (Lorenzo Mari, Tabard, rivista militante, nov.2007).